Le malattie dei cani preoccupano sempre enormemente il proprietario che non sempre è in grado di riconoscerlo all’istante. La malattia è considerata come la deviazione di uno stato di salute normale.
Dove finisce questo e inizia le malattie dei cani ? Si ha lo stato di salute finchè le manifestazioni vitali dell’organismo si mantengono entro limiti ben determinati e costanti. Quando questo equilibrio cambia, abbiamo la malattia. Quando conosciamo la natura, le abitudini del cane ci si rende presto conto del suo stato di salute. A volte si può vedere il cane più malinconico, più svogliato nei movimenti, sonnolento, senza appetito.
Le malattie dei cani si dividono in due gruppi: quelle locali e quelle generali.
Le prime sono localizzate ad una parte del corpo, le seconde si diffondono in tutto l’organismo. Il cane in salute è vivace, ha l’occhio vico, brillante , la congiuntiva rosea, il movimento è pronto e reattivo, la testa e la coda è portata alta, la pelle è elastica, il pelo lucente, buon appetito e deiezioni di una buona consistenza. La bocca è rosea, il naso è fresco ed umido.
Per valutare le malattie dei cani occorre osservarlo in stazione eretta o in piedi e bisogna vedere molto attentamente le diverse parti, testa, collo , tronco, coda ed arti. Soprattutto nel caso di una zoppia, il cane tenderà a risparmiare l’arto dolorante caricando anche da fermo il peso sull’altro.
Altro segnale fisico evidente di dolore è la presenza di otite che il cane manifesta spostando la testa da un lato, abbassando l’orecchio e spesso grattandosi e scrollandosi. Soprattutto nelle femmine quando è presente una cistite, ed in ogni caso in tutti quei casi di dolore addominale, il dorso è curvo e la schiena forma un arco ben visibile.
Anche l’atteggiamento della coda nel cane può rilevare uno stato di salute non buono. Come abbiamo imparato dal linguaggio non verbale, la coda del cane è l’espressione più immediata del suo stato d’animo e fisico, se portata bassa o in mezzo alle gambe, è sicuramente un segnale di disagio molto forte.
Il cane molto ammalato di solito perde l’ appetito, non mangia, non abbaia.
La resistenza dell’organismo del cane alle malattie è molto diversa da soggetto a soggetto anche a seconda della razza e dell’ età . Perché le malattie dei cani si sviluppino, i ogni caso, occorrono due condizioni:
La presenza di fattori in grado di provocare una malattia
La predisposizione individuale
La predisposizione può essere ereditaria o acquisita, la prima si trasmette dai genitori alla prole, la seconda si trasmette durante la vita del cane sotto l ‘influenza di varie cause o per l’indebolimento dell’organismo.
Come abbiamo detto prima, i primi segnali che ci possono indurre a pensare che il cane che abbiamo in custodia sia malato, sono quelli comportamentali e che il cane ci segnala attraverso il linguaggio non verbale e posturale.
La febbre non è di per se una malattia come comunemente si crede, ma un alterazione generale che ha un ruolo funzionale. La febbre nel cane può iniziare con dei brividi di freddo, attraverso i quali il corpo riscalda la propria temperatura portandola oltre al proprio grado corporeo La superficie corporea dell’animale quindi diventa calda, le mucose rosse , il respiro accellerato. Nei cani che hanno una temperatura rettale normalmente compresa fra i 38 e 39 gradi, si dice febbre quando questa temperatura misurata supera questo valore. A livello comportamentale, il cane si mostra abbattuto e sonnolento e non vuole muoversi.
La malattia infettiva viene definita quella causata dalla presenza negli organi interni di microrganismi estranei che provocano la comparsa di sintomi.
Gli agenti infettanti non è raro che possano entrare nell’organismo del cane, superando le prime barriere di difesa aspecifiche quali l epidermide, le mucose, le membrane che rivestono gli organi ecc. Quando questi agenti infettanti riescono a farsi strada, raggiungano gli organi e provocano l’infezione.
Il primo sintomo dell’infezione è spesso il rialzo febbrile.
Se i batteri entrati causano infezioni nel punto di ingresso si parla di infezioni localizzate, se invece invadono i linfonodi o i vasi salnguigni allora si parla di infezioni sistemiche.
Oltre ai batteri, anche i virus possono essere causa di malattie infettive.
E’ più difficile curare le malattie provocate dai virus che dai batteri , affidandosi cosi alla cura e alla prevenzione tramite le vaccinazioni.
Per profilassi si intende tutte le azioni che intraprendiamo per impedire la comparsa delle malattie, prevenire la diffusione e combattere quelle che sono già in atto..
La miglior profilassi per le malattie contagiose è quella vaccinale.
La vaccinazione serve per stabilire un immunità durevole, ossia attiva, dalle infezioni.
I cuccioli vengono vaccinati come prima volta a 45 giorni e successivamente dopo circa un mese dalla prima vaccinazione.
Sono quindi coperti cosi a livello immunitario per un anno dal secondo richiamo, tranne che per la Leptospirosi che potrebbe esser richiesto un richiamo a sei mesi dal primo.
Fedra Dirani
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