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Leggi sui cani: tutte le norme che li proteggono

leggi sui cani

Leggi sui cani: tutte le norme che li proteggono

 

Molto spesso ci troviamo davanti a situazioni difficili che vanno in contrasto con il nostro amore incondizionato per i cani. Ecco perché è importante conoscere quali sono le leggi sui cani che vanno rispettate e quali tutelano i nostri amici a quattrozampe.

 

 

 

Cane che abbaia insistentemente: quando è disturbo alla quiete pubblica?

 

 

 

A fare scalpore, poco tempo fa, è stata la sentenza di un giudice ordinario che ha proclamato che abbaiare è un diritto del cane.

In questo caso, molti hanno frainteso, pensando che il cane potesse abbaiare indiscriminatamente ad ogni ora per il semplice fatto della sua natura.

Non è proprio cosi, la sentenza si riferiva ad una coppia di Pastori Tedeschi il qual schiamazzo era dettato dalla loro attitudine a fare la guardia.

La sentenza di un giudice ordinario non la legge sui cani . Si tratta semplicemente di un precedente giudiziario importante sulla base del quale i procedimenti successivi potranno giudicare.

Sarebbe stato diverso se la sentenza fosse stata emessa dalla Corte di Cassazione, le cui pronunce sono in grado di dettare le linee guida per tutte le pronunce successive.

Il giudice di questo caso  ha fatto riferimento agli articoli 544 bis e successivi del codice penale(molto generici), all’art. 5 della legge 189 del 2004 e alla ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, che stabilisce l’obbligo morale dell’uomo di rispettare tutte le creature viventi.

 

Cani in condominio: cosa succede quando disturbano

 

leggi sui cani

 

 

La Corte di Cassazione ha ribadito più volte che si deve fare riferimento all’articolo 659 del codice penale:

Art.659 c.p.: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a € 309“.

L’art. 659 c.p. configura un’ipotesi di “reato di pericolo presunto” il che vuol dire che non è necessaria la prova dell’effettivo disturbo di più persone, ma basta la “potenzialità” della condotta a disturbare più persone. (Cass. pen. n. 8351/2014)

Il disturbo deve essere arrecato a un numero indeterminato di persone.

Quindi in termini pratici se il vostro vicino di casa è l’unico a lamentarsi  per i rumori del cane, non c’è reato.

In ogni caso, nessun vicino lamentoso può proporre appellando alle leggi sui cani o ottenere l’allontanamento del cane da casa.

Per quanto riguarda le leggi sui cani, questo non è possibile.

Bisogna sempre tenere presente però che è sempre possibile incorrere nella responsabilità civile. Detto in altro modo: potreste essere condannati al risarcimento del danno.

Art.844 codice civile – Immissioni

Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi (890, Cod. Pen. 674).

Leggi sui cani in condominio: ecco quali sono i diritti.

 

L’art. 1138 del Codice Civile, come modificato dalla nuova legge n. 220/12 sul condominio, al comma 4 stabilisce chiaramente che “Le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”.

Il regolamento condominiale è un atto con il quale il condominio detta le regole relative all’amministrazione, all’uso delle cose comuni, agli obblighi di ciascun condomino e altro ancora.

Il che significa che se troviamo all’interno del regolamento condominiali frasi del tipo: “i cani non possono entrare in ascensore”, “i cani non possono attraversare le zone comuni”, “i cani non sono ammessi in questo condominio”, sono assolutamente fuori legge.

Tutte frasi che per nostra fortuna non possono essere più contenute in questi regolamenti e possono essere facilmente eliminate dal regolamento facendo ricorso al giudice di pace.

Sono obbligatori museruola e guinzaglio?

L’ordinanza del Ministero della Salute è abbastanza chiara.

 

Art. 1

3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure: a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;

b) portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumita’ di persone o animali o su richiesta delle autorita’ competenti; 

Questo significa che nelle zone urbane dovete sempre portare il cane a guinzaglio di 1.50 mt e avere con voi la museruola da esibire a richiesta dell’autorità.

 

 

E’ possibile tagliare coda o orecchie ai cani?

 

Assolutamente NO. Le leggi sui cani  parlano chiaro:

Articolo 10 – Interventi chirurgici

Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non terapeutici debbono essere vietati, in particolare:

  • il taglio della coda;
  • il taglio delle orecchie;
  • la recisione delle corde vocali;
  • l’esportazione delle unghie e dei denti.

Alcuni proprietari si avvalgono di un  “cavillo” giuridico che sta nel secondo comma dello stesso articolo:

2- Saranno autorizzate eccezioni a tale divieto solamente:
se un veterinario considera un intervento non terapeutico necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un singolo animale; per impedire la riproduzione.

Alcuni Veterinari compiacenti, cosi, eseguono ancora le operazioni di amputazione, rischiando cosi’ la cancellazione dall’Albo.

 

 

 

Il cane morde qualcuno all’esterno della proprietà: che succede?

 

 

 

 

Quando il nostro cane è a passeggio o in giro con noi può succedere la malaugurata occasione nella quale reagisca in maniera aggressiva verso un estraneo, che succede?

Art. 2052 Codice civile: “il proprietario di un animale (o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso) è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.”

Il che significa che la responsabilità dei comportamenti del cane è sempre nostra.

Nel caso in cui il nostro cane mordesse o cagionasse qualsiasi altro danno a una persona si tratta di lesioni personali.

Art. 582 e 590 del codice penale per lesioni personali: «Chiunque cagiona ad altri per colpauna lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro 1.239 (…) ».

Le lesioni si differenziano in:

  • Lievi: prognosi inferiore a 20 giorni
  • Gravi: prognosi fra i 21 e i 40 giorni
  • Gravissime: prognosi superiore a 40 giorni

E’ importante ricordare che il termine per colpa si applica ad esempio quando in luogo urbano lasciamo libero il cane invece di metterlo a guinzaglio di 1,50 mt.

Che succede ad un cane morsicatore?

La paura più grande è che possa essere portato via o addirittura sottoposto a eutanasia. Chiariamolo una volta e per tutte: può essere abbattuto?

No.

Il cane non può essere abbattuto se ha morso una persona, questo provvedimento potrebbe scattare solo nel caso che uccidesse un altro essere umano.

 

Lasciare il cane in giardino è reato?

 

 

 

  • Art. 727 (Abbandono di animali)
    Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
    Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

La Corte ha dunque ribadito  che integrano il reato di abbandono di animali anche quelle condotte che incidono sulla sensibilità psico-fisica degli stessi, procurando loro dolore e afflizione.

Questo non significa che non possiamo lasciare il cane in giardino e andare al lavoro, ma solo che il cane rispettando ed essendo un animale sociale, non può essere lasciato a se stesso in un luogo di nostra proprietà senza cure ed attenzioni.

 

 

Le Ordinanze del 2013 riproposte nel 2016

 

 

leggi sui cani

 

 

Ecco un piccolo riassunto dei punti salienti delle ordinanze:
  1. Il proprietario di un cane e’ sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso.
  2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprieta’ ne assume la responsabilita’ per il relativo periodo.
  3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure:
    a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
    b) portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumita’ di persone o animali o su richiesta delle autorita’ competenti;
    c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
    d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonche’ sulle norme in vigore;
    e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.
  4. E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se’ strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
  5. I comuni e i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali possono organizzare percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformita’ al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato «patentino»,
  6. Il medico veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità’ di percorsi formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale
  7. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi.

 

Fedra Dirani

-author-


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3 Comments

  1. Francesco ha detto:

    Purtroppo ci sono leggi animaliste: ma serviranno a poco e non dureranno a lungo.
    Vi siete dimenticatk comunque di precisare , per il regolamento di condominio, che per i condomini che già hanno il divieto esso resta. Non avete invece parlato di dove possono entrare.

  2. MARIANA BRANDUSOIU ha detto:

    E se cane viene portato sempre ad urinare in cortile( hanno giuso una parte del cortile ) ad una distanza di meno 2 m della terrazzo di piano rialzato ? il vicino di casa non può tenersi più la finestra aperta. Il odore è forte soprattutto quando è cosi caldo fuori che lo senti anche al entrata del palazzo. E’ giusto a comportarsi cosi ????? Come posso farli a smettere di comportarsi cosi i padroni ??? Vi ringrazio

    • Fedra ha detto:

      Non è giusto con il proprio comportamento arrecare agli altri nessun tipo di danno. Purtroppo alcune volte il buon senso non aiuta gli altri a capire quello che può nuocere agli altri. Le consiglio di rivolgervi all’amministratore di condominio che provvederà a richiamare tramite lettera il condomino, assicurandosi che non si ripeta più.

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